In età medievale fu un’inespugnabile fortezza, mentre nel Rinascimento si trasformò in un’elegante dimora signorile e in un salotto letterario e artistico a livello internazionale, ospitando musicisti, pittori, letterati che qui presero dimora.

La sua storia affonda le radici nel 1245, quando la collina di San Salvatore fu ceduta dal comune di Treviso ai Conti Collalto, che già vantavano diritti feudali sulla limitrofa contea omonima. La fortezza fu costruita tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, ma fu solo nel 1312 che i Collalto ottennero da Enrico VII la piena giurisdizione sulle contee di Collalto e San Salvatore.
Posto in posizione dominante, il Castello San Salvatore ebbe un ruolo strategico a controllo delle principali vie di comunicazione e dei traffici sul Piave, contribuendo così alla difesa della Marca. Nel suo periodo di massima espansione arrivò a trentamila metri quadrati di superficie imponendosi come uno dei complessi fortificati più estesi d’Europa.
Dopo la guerra della Lega di Cambrai il castello perse le sue funzioni militari diventando una dimora signorile e un centro di potere. Da allora la fortezza ha subito notevoli interventi, anche distruttivi, sino all’Ottocento. Pesanti furono per esempio i danni che sopportò durante la Grande Guerra a causa della vicinanza del fronte del Piave. Tuttavia risulta difficile ricostruirne la cronologia dal momento che, durante la prima guerra mondiale, il prezioso archivio dei Collalto è andato perso in un incendio.

La famiglia Collalto si è impegnata in una fase di recupero dello straordinario patrimonio storico-artistico. Nel 2003 il principe Manfredo ha inaugurato il nuovo castello che si propone di tornare agli antichi fasti quale splendida ambientazione per eventi degni di nota. Erede di questa storica e unica tradizione è la Principessa Isabella Collalto de Croÿ, primogenita del Principe Manfredo e della Principessa Trinidad di Collalto, che dal 2007 segue personalmente la cantina Conte Collalto e dal 2018 anche il Castello San Salvatore.